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Apparecchiature per ozono e luce UV: sono efficaci nella lotta contro il COVID-19?

L’attuale contesto della pandemia di COVID-19 ha causato un aumento delle esigenze di disinfezione in tutti i tipi di stabilimenti e superfici. Vista l’apertura di questo nuovo mercato, alcune aziende offrono apparecchiature e servizi di disinfezione basati sulla luce ultravioletta o sull’ozono. Ma sono sicuri per le persone e per eliminare SARS-CoV-2?

Il Ministero della Salute ha emesso una nota nel luglio 2020, sulla base di un rapporto che esamina le prove disponibili sull’efficacia e la sicurezza della disinfezione con luce ultravioletta e ozono in campo sanitario. Questo rapporto suggerisce che entrambi i dispositivi possono ridurre la popolazione di virus sulle superfici. Tuttavia, il rapporto indica che “non è stata trovata alcuna prova sull’efficacia e sulla sicurezza della disinfezione di SARS-CoV-2 con dispositivi a radiazioni ultraviolette o di ozono”.

Nello specifico, in relazione alle radiazioni UV-C, in questa stessa nota il Ministero della Salute conclude quanto segue [ sic ]:

  • La radiazione UV-C non può essere applicata in presenza di persone.
  • Gli applicatori devono disporre dell’equipaggiamento protettivo appropriato e devono dimostrare una formazione specifica sui requisiti di sicurezza dei dispositivi o delle apparecchiature che utilizzano radiazioni UV-C.
  • L’uso improprio di questa apparecchiatura può causare possibili danni alla salute umana e dare un falso senso di sicurezza. L’uso di queste apparecchiature o dispositivi per uso domestico non è raccomandato.
  • L’uso di lampade di disinfezione UV per disinfettare le mani o altre aree della pelle non è raccomandato a meno che non sia clinicamente giustificato.
  • Gli installatori professionisti di UV-C devono informare i clienti sulla conformità alla specifica UNE 0068 e sui principali aspetti relativi all’uso sicuro e al non superamento dei limiti di esposizione.

Per quanto riguarda i sistemi di disinfezione a base di ozono, il Ministero della Salute avverte in un’altra nota informativa pubblicata nell’aprile 2020 che l’ozono, [ sic ]:

  • Non può essere applicato in presenza di persone.
  • Gli applicatori devono disporre di dispositivi di protezione adeguati.
  • Essendo una sostanza chimica pericolosa, può causare effetti negativi. L’inventario di classificazione dell’ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche) riporta la classificazione di questa sostanza come pericolosa per le vie respiratorie, irritazioni cutanee e danni agli occhi.
  • L’area disinfettata deve essere adeguatamente ventilata prima dell’uso.
  • Può reagire con sostanze infiammabili e può produrre reazioni chimiche pericolose a contatto con altre sostanze chimiche.

Secondo il Ministero della Salute, le misure consigliate e più efficaci per la prevenzione dei contagi da SARS-COV-2, continuano ad essere il lavaggio frequente delle mani, l’uso della mascherina, il distanziamento sociale e la pulizia con disinfettanti opportunamente registrati e autorizzati.

Il Ministero della Salute ricorda che la commercializzazione e l’uso dei biocidi è regolato dal Regolamento (UE) n. 528/2012 oltre che dalla normativa nazionale. In tal senso, “non devono essere commercializzati o utilizzati biocidi che non siano stati espressamente autorizzati e debitamente registrati o, se del caso, notificati. Tutti i biocidi commercializzati devono contenere sostanze attive che, a loro volta, siano state preventivamente approvate o siano in fase di valutazione nell’Unione Europea”.

Il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito l’elenco dei prodotti valutati e registrati per i quali è stata dimostrata la loro efficacia virucida. Questo elenco viene aggiornato periodicamente, in base all’approvazione di nuovi prodotti.

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